Nell’arco di 15 anni di viaggi nel mondo, Luca Torzolini ha girato molti documentari che narrano la visione del mondo di grandissimi artisti internazionali in vari campi dello scibile. Il viaggio è iniziato, racconta l’artista, per una profonda necessità interiore di interagire con il genio, espressione della massima vetta dell’intelletto applicato in una specifica attività umana.
Dopo aver intervistato ed essere vissuto a contatto con alcuni di loro che utilizzavano questa loro dote in maniera distruttiva o autolesionista, ha capito la profonda necessità di aggiungere un aggettivo alla ricerca e così si è dedicato a documentare la vita e le opere di chi poteva essere definito un “Genio Felice”. Perché “il mondo ha bisogno di esempi positivi, di energie che diano all’uomo una rinnovata speranza e una volontà irrefrenabile” come dichiara con ferma convinzione.
Le interviste, i dialoghi, le performance e le collaborazioni con i geni felici inseguiti da Torzolini hanno dato linfa al regista (sul piano tecnico e stilistico) che ha acquisito, ad ogni incontro, nuove skill e abilità da lui riversate sia in ambito imprenditoriale sia nel campo artistico. Ad esempio, dopo aver girato in Cina il documentario “Seven Stars Way” sulla filosofia e la pratica delle arti marziali cinesi, Luca ha iniziato un percorso da allievo nello stile XI QING TANG LANG QUAN, imparando anche alcune particolarità della lingua ed esercitandosi sulla creazione di opere calligrafiche shufa.
Di seguito i titoli di alcuni dei documentari girati: “Il re dei clown” con il nobel Dario Fo; “Il settimo senso” con il Golden Globe Silvano Agosti; “Non sono d’accordo comunque” con l’antiartista Flavio Sciolè; “Il quarto mago” con Marco Fioramanti; “L’arte nuda”, un’intervista verticale sul mondo dell’arte ad Achille Bonito Oliva; “Poesia della vite” con l’artigiano filosofo di Loreto Aprutino, Francesco Paolo Valentini; “L’uomo felice dal naso bianco” con Jango Edwards, uno dei più grandi clown al mondo; “Un altro piano è possibile?” con il compositore e pianista Mario Mariani; “Scolpire il tempo” con lo scultore Giovanni Benetton.
Per ora è possibile visionare documentari e interviste solo durante gli eventi che organizza, come il Cult Day, l’Holy Cult Festival o Luce e Tenebre, ma sta costruendo per la sua etichetta di produzione e distribuzione cinematografica, la
Holy Film, un portale per la diffusione dei grandi capolavori del passato e dei prodotti culturali e sperimentali che non hanno voce nelle piattaforme main stream. Sulla piattaforma on demand, oltre ai documentari e alle opere dei registi che rappresenta, saranno presenti anche le decine di cortometraggi da lui girati negli anni, le poesie visive e le biopoetiche.